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Il pasticcio vegano cos’è e preparazione
Non c’è bisogno di essere convinti vegani per provare questa ricetta, provatela e avrete sicuramente un nuovo piatto da aggiungere al vostro carnet.
In alcune regioni le lasagne vengono chiamate pasticci e qui ne avremo subito una versione alternativa.
Intanto vediamo gli ingredienti che per comodità dividerò fra l’impasto, la besciamella ed il condimento.
Ingredienti per la pasta:
200 g di farina tra semola e tipo 2
curcuma
1/2 cucchiaino di sale
semi di papavero
acqua q.b.
Ingredienti per la besciamella:
2 cucchiai di farina di riso
2 cucchiai di olio evo
noce moscata (se piace)
latte vegetale
acqua e sale q.b.
ingredienti per il contorno
1/2 radicchio
1 zucchina
1 porro
timo fresco (se piace)
maggiorana fresca ( se piace)
sale q.b.
Ingredienti per guarnire:
pan grattato
origano
La preparazione dell’impasto
Veniamo a noi con la preparazione della pasta.
Per prima cosa impastare la farina con la curcuma e con i cucchiaini di semi di papavero diluiti nell’acqua fino a che tutto risulti un impasto piuttosto sodo, non troppo umido e decisamente malleabile.
La preparazione del condimento
Mentre si lascerà riposare l’impasto per circa mezz’ora (se si vuole si può anche farlo direttamente il giorno o la sera prima) potete tagliare il porro a rondelle cercando di utilizzare quanto più possibile dell’ortaggio, anche la parte un po’ gialla e, se non troppo dure, le estremità. Sarà necessario lasciarlo nella padella con due cucchiai d’olio, un po’ d’acqua e il sale sufficiente in modo che soffriggerà senza bruciarsi. Copritelo e non avrete sorprese. Mentre il porro è in cottura, tagliate anche il radicchio ed unitelo, salate quanto basta e lasciate coperto perchè il tutto soffriga ad una temperatura bassa.
Nel frattempo tagliate a dadini la zucchina, aggiungetela alle altre verdure, attenzione che non si brucino. Quindi aggiungete dell’acqua se è troppo asciutto oppure togliete il coperto se vi pare troppo liquido. Salate anche la zucchina, senza esagerare ed aggiungete le spezie. Quando sarà pronto il tutto, spegnete e lasciate coperto, e via con l’impasto.
Mischiate la farina di semola con l’acqua ed aggiungete la curcuma.
Cominciate a lavorare la pasta stendendola con il mattarello oppure con la macchinetta, se ne avete una, il risultato deve essere simile in entrambi i casi: lo spessore dovrà essere di pochi millimetri.
La preparazione della besciamella
Per non perdere tempo metti su a bollire l’acqua e comincia a preparare la besciamella.
Aggiungi alla farina di riso nella pentola i due cucchiai di olio evo.
Dopodiché togli la pentola dal fuoco e aggiungi il latte caldo di soia, circa mezzo litro, un po’ di noce moscata ed un pizzico di sale.
Tornate a mettere la pentola sul fuoco e contate approssimativamente 6-7 minuti da quando torna a bollire, giratela fino ad ottenere la densità desiderata.
La composizione
Ora si può cominciare a comporre la lasagna oppure il pasticcio: chiamatela come volete risultato sarà lo stesso!
Immergete le lasagne nell’acqua salata, pochi minuti, dopodiché cominciate con l’assemablaggio del tutto. Mettete un po’ di besciamella sul fondo della teglia ed uno strato di lasagna, condite, aggiungete besciamella e continuate fino ad ottenere un discreto numero di strati. Sull’ultimo spargete un po’ di pan grattato ed origano per lasciare gratinare il tutto per circa 15 minuti ad una temperatura medio-alta.
Con queste quantità verranno circa 4 porzioni piuttosto abbondanti di lasagne dal sapore molto delicato.
Se vi avanzasse la pasta per le lasagne potete preparare anche altra pasta fresca, per esempio tagliatelle o tagliolini: ricordatevi di spolverarli con abbondante farina affinché si conservino senza attaccarsi.
Queste lasagne possono considerarsi un buon principio di pranzo non troppo pesante al quale far seguire magari qualcosa di più sostanzioso.
E’ un piatto, infatti, decisamente diverso per le materie prime utilizzate, ma che vi suonerà familiare se pensate ad una qualsiasi lasagna bianca con le verdure. Queste, poi, possono essere di tutti i tipi che volete; se non amate il sapore amarognolo del radicchio, per esempio potete farle in mille varianti diverse, conservando, però, l’intrinseco valore vegano del piatto che è in armonia con la salute e con il gusto.
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